martedì 29 gennaio 2008

Prima ridete.... e poi pensate!


Se un politico non mantiene le promesse fatte ai propri elettori, non attuando cio' che si era proposto di fare durante il suo mandato, non e' reato additarlo come un 'buffone'.
Non si tratta, infatti, di critiche alla persona ma al suo operato politico-amministrativo. La Cassazione ha annullato cosi' con rinvio una sentenza di condanna per ingiuria, del tribunale di Poggio Mirteto, per un cittadino che durante un'assemblea pubblica, aveva interrotto il discorso del sindaco chiamandolo 'ridicolo e buffone'. Gli ermellini infatti, nella sentenza 4129, hanno sottolineato l'esigenza di porre dei limiti alla 'continenza verbale' che un cittadino deve mantenere per non offendere una persona e compiere reato. Nel caso in esame, il signor Franco, imputato di ingiuria aveva chiamato il suo sindaco buffone, in un'assemblea convocata dallo stesso presso l'universita' locale, al fine di ''chiarire gli equivoci sorti in merito ad una scelta amministrativa''. Nella sentenza della Quinta Sezione penale, si ricorda che: ''l'incontro era stato determinato dal clima di forte contrapposizione politica venutosi a creare tra l'amministrazione comunale e gli abitanti di una frazione a causa della mancata autorizzazione del sindaco alla chiusura della strada provinciale per lo svolgimento di alcune manifestazioni culturali''. Il sindaco aveva indetto l'assemblea per dare una spiegazione delle sue scelte, e diversi cittadini tra cui l'imputato lo avevano offeso con parole non dirette al sindaco in quanto persona, ma alla sua attivita' politica. La Corte ha annullato la sentenza spiegando il rinvio con l'esigenza di specificare il significato della differenza che a volte alcune frasi assumono se rivolte a chi esercita pubblico potere in rappresentanza del popolo. Ricordano infatti gli ermellini che: ''Il limite di continenza puo' ritenersi per se' superato, solo se il contesto si dimostra adottato dall'autore del fatto come pretesto per l'offesa alla persona, e di fatto dimostrando quel contesto, attraverso un'analisi compiuta, tale da consentire di ritenere superato il limite della continenza e giustificare in appello la riforma della sentenza assolutoria, che ha dato conto in dettaglio dell'accaduto''


Fonte: ANSA 28 gennaio 2008

venerdì 25 gennaio 2008

W Benedetto decimosesto.... Italiauno!!!!

Tutto si evolve, anche le dittature, alcune cose però rimangono
immutate e immutabili.

Il fascismo in Italia non può più tornare, però la dittatura televisiva,
quella che ti rende solo libero di scegliere quale prodotto comprare,
quella esiste e presto tornerà più che mai in voga.
Anche questa volta un Papa e la chiesa aiutano l'avvento di una forma
di dittatura.
Anche questa volta uomini piccoli aiutano il ritorno dell'uomo forte.

Grazie a: De Gregorio, Turigliatto, Mastella, Dini, Fisichella.

Siamo sulla buona strada. A noi elettori cosa rimane da fare?
Niente farci illudere dalle promesse di Berlusconi e dei piccoli
politici locali che ci promesttono un posto di lavoro.
Intanto coliamo a picco, sotto i colpi della disoccupazione,
della depressione, dei rifiuti tossici, dell'inquinamento,
dei derivati e dei mutui sub-prime.
Però l'importante è che il Papa parli alla Sapienza e che
Miss Mastella e Miss Dini possano essere libere di fare
ciò che vogliono.
Poi non è importante se a Vibo si muore di malsanità o per
un alluvione, se a Torino si muore arsi vivi, se a Ravenna si
muore soffocati, se in tutta Italia si muore di tumore.
Ah dimenticavo la colpa di tutto naturalmente è dei Rumeni.
Loro si che sono un problema....

Life is now!
Just do it!
Italiauno!!!!

mercoledì 23 gennaio 2008

L'angolo della nostalgia...

Dopo le cose serie, oggi mi butto sulle cavolate e sulla nostalgia...
Da tempo gira su internet una mail nostalgica sulle cose che facevano i bambini nati negli anni 80, copio parte del tema e vi sprono:
fuori la lista dei cartoni animati preferiti che vedevate da bambini!
(logicamente per chi guardava ed aveva la TV)
Lancio la sfida...apro io la lista...

venerdì 11 gennaio 2008

Novità Natalizie? Nessuna!

Apro questo nuovo anno con una bella polemica, come piace a me.
Da più persone sono stato invitato a scrivere qualcosa sugli eventi svolti durante le festività di fine anno. Ecco cosa penso...

Innanzi tutto mi pongo una domanda molto marzulliana:
"Cosa è successo di nuovo a Dasà nel periodo di Natale?"
La risposta che io stesso mi do è:
"Non c'è stata nessuna novità!"

A parte le nuove luminarie comparse in Corso Umberto I e lungo la via provinciale, che almeno fino a quando hanno retto hanno dato un tocco colorato al paese, si è continuato con le care vecchie manifestazioni ormai radicate nella nostra tradizione paesana.
La caratteristica pastorale per le vie del paese (con i nostri indomiti concittadini a sfidare il freddo), l'immancabile tombolone (ormai sia l'estate che l' inverno sono vuote senza il tombolone), una bella ed interessante mostra fotografica ed il caratteristico presepe vivente (che come sempre ha fatto sì che almeno per qualche ora alcuni dei vicoli del paese si animassero) e non va di certo escluso il veglione organizzato da pochi ragazzi di Dasà ed Acquaro nella biblioteca.

Tutto molto bello e funzionante, certo, ma ormai un pò trito.

Io penso che ogni tanto sia anche bello provare a sperimentare qualcosa di nuovo da affiancare alle cose che già funzionano. Certo solamente a dirlo è facile ma farlo è tutt'altra cosa.
Io lancio la mia proposta: perchè non cercare di dare maggior spazio ai giovani che hanno idee e voglia di dare un contributo di tipo intellettivo?
Si potrebbe iniziare a dargli fiducia, no?
E poi perchè non dare fiducia anche a chi vuol far decollare il Museo del Dialetto? Solo perchè esistono due organizzazioni culturali nel paese non è un buon motivo per rimanere divisi.

Aspetto i vostri commenti!




A proposito, ne approfitto di questo post per mantere una promessa fatta da tempo e per salutare chi legge i post e non scrive mai...



Ciao Pino (cu tutt'i dui i mani!)